Via degli allievi – Via nuova

11 Febbraio 2013

Domenica 10 sono ancora abbinato a Ivan durante l’uscita del corso di cascate della Gervasutti, mentre invece Tachi lascia il posto a Caterina, altra allieva del corso, motivatissima e super entusiasta. Il freddo previsto è superiore a quello del giorno prima e l’obbiettivo odierno è trovare qualcosa al Sole dove piantare le picozze e scaldarsi le ossa Quest’inverno come gli anni scorsi, ho percorso e ripercorso la Valnontey lungo tutto il suo sviluppo scrutando attentamente ogni centimetro facendo volare la fantasia. Proprio nelle ultime settimane sono passato più e più volte davanti a questa rampa evidente intagliata nella roccia, che lascia intendere solamente un corto risalto su ghiaccio a metà parete, e mi sono detto e ridetto che un giorno o l’altro sarei andato a buttarci il naso. Ieri era il giorno perfetto, poca neve, tutta al Sole e temperature basse.

Ivan era entusiasta di salire un itinerario alpinistico e di avventurarsi in terreno sconosciuto, Caterina arrivata alla base chiede a Ivan dove avesse visto una linea da salire… Una volta raggiunta la grotta in cima al primo nevaio il primo pezzo del puzzle salta ai nostri occhi. Una bella placca ghiacciata, sottile che muore contro un tetto da aggirare e superare. Eh si…perche come dicevo da sotto non si vede nulla di preciso ed ogni tiro apre le porte a quello successivo. Alla fine, durante la salita non ci siamo mai posti la domanda di “dove andare?”…la linea si è mostrata naturale e logica intervallando canali di neve a tiri di ghiaccio divertenti e alcuni passaggi di misto facile. In tutto sono 8 tiri, di cui 3 su neve e 5 su ghiaccio. In ottica didattica il primo pendio l’abbiamo spezzato in due tiri che ci hanno portato in cima alla grotta. Da qui altri 6 tiri da arrampicare, sempre incassati in uno stretto canale, per aprirsi poi nell’ultimo tiro ghiacciao e sbucare in piena parete sulla cengia mediana. Per i ragazzi è stata un’esperienza molto formativa dove tutte le soste erano da attrezzare, la via da cercare e le protezioni tutte “veloci”, tranne le 2 soste a chiodi lasciate in posto. Le difficoltà mai elevate, massimo WI4, rendono l’itinerario una buona alternativa alle goulottes quando l’alta montagna non è in buone condizioni, o un buon terreno di gioco per coloro che cominciano a salire itinerari di misto di media difficoltà su terreno d’avventura.

Buona salita a tutti!

p.s. da evitare in caso di nevicate recenti! Seguiranno altre foto a breve…

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