Un’altra bella salita e un sogno realizzato per Fausto. 7 x 4000 in due giorni, tra i più belli e i più difficili lungo una cresta che per difficoltà e complessità è seconda solo all’integrale di Peuterey, almeno qui nelle Alpi.
Le condizioni della salita sono al momento top, quelle della discesa cominciano invece ad essere al limite: ghiaccio sulla calotta sommitale, ghiaccio ad arrivare ai rocher Whymper e ghiaccio a traversare tra i Whymper e il Reposoir. Sotto al Reposoir ancora un paio di passaggi da stare all’occhio, non tanto per la difficoltà tecnica quanto per l’esposizione ad una possibile caduta in “voragine”. Il ghiacciaio sottostante è ancora in ottime condizioni e c’è neve fin quasi al rifugio Boccalatte.
Lungo la cresta W si trova pochissima neve solo in cima alla punta Margherita per un eventuale bivacco, altrimenti oltre alla punta Croz a brevi tratti e poi definitivamente in cima alla punta Whimper, dove abbiamo calzato i ramponi. La cresta di Rochefort dal Torino fino al Canzio è in buone condizioni generali. Il bivacco è fornito di coperte e … immondizia!
Colgo l’occasione per segnalare la validità degli integratori per lo sport mtbness. Ho avuto modo di testarli sia su brevi che lunghi itinerari e rispetto alla concorrenza li trovo molto efficaci e digeribili sotto sforzo.