Interpretazione moderna di una via storica
Via vecchia o nuova, o via vecchia re interpretata poco importa. I primi salitori Corrado Alberico, Guido Derege e Massimo Mila passarono per di lì il 9 agosto del 1932 trovando condizioni certamente differenti da quelle attuali e facendo scelte di progressione dettate dai tempi: per esempio sull’ultimo tiro uscirono a destra su roccia invece di proseguire per il magnifico diedro di uscita, che oggi si scala con la tecnica del misto moderno. A giugno di qualche anno fa ripercorsi un itinerario simile all’originale nell’ambito di un corso di formazione, senza essere al corrente dell’esistenza di un vecchio itinerario, e lo trovai interessante. Anche l’amico e collega Francesco mi disse di aver percorso un itinerario simile nell’inverno di qualche anno fa.
Settimana scorsa decido con Ilaria di occupare una giornata di brutto tempo per andare a richiodare le vecchie soste e completare quelle mancanti per poter così percorrere in salita e in discesa questa via meritevole di riscoperta. Ma le tempistiche strette dovute agli orari (sconsiderati???) della funivia ci obbliga a scendere al penultimo tiro. Il rientro nella bufera è stato un vero piacere….
Domenica torno sul luogo del misfatto per completare l’opera con gli amici Debora e Alessandro che si offrono per darmi una mano e passare una bella giornata in montagna. Durante la salita saliamo alcune varianti per rendere meno tortuosa e più interessante la via, in ottica moderna.
Le difficoltà rimangono moderate ed accessibili a molti. La via è varia e divertente, e soprattutto d’inverno si scala al Sole 🙂
Decidiamo di comune accordo di dare un nome a questa via affinché possa essere riconosciuta e più facilmente repertoriata: “via Ilaria” alla brêche del Roi du Siam. In allegato troverete le foto e la relazione scaricabile.
Buona salita!