Il secondo giorno di permanenza in quota ha originariamente come obbiettivo la goulotte Cheré al Triangle du Tacul. Avevamo già percorso quest’itineraio con Marc e Anne circa 4 anni fa, all’inizio del nostro percorso formativo. Questa volta avrebbero dovuto affrontare la salita come cordata autonoma, al fianco mio e di Nicolas. Purtroppo Anne sta poco bene durante la notte e l’influenza ha il sopravvento.
Con Marc e Nicolas tentiamo in ogni caso tener fede al programma didattico nonstante il vento forte che ancora una volta spazza il ghiacciaio. Ma arrivati a pochi metri dalla crepaccia terminale ci guardiamo in faccia e senza parlare, decidiamo che non sarebbe stato ragionevole proseguire in quelle condizioni. 110 km/h di vento, anche col Sole, sono decisamente fastidiosi!!!
Giriamo dunque i tacchi alla ricerca di un itinerario al riparo, ma con le pessime condizioni della montagna la scelta è limitata. Il vento arriva da N e dunque meglio cercare un itinerario in parete S. Le scarpette d’arrampicata non sono un opzione fattibile, pertanto ci dirigiamo verso la cascata dei Cosmiques. In effetti in questo caso, (sfortunatamente) la malattia di Anne gioca a nostro favore. Non sarebbe altrimenti stato possibile affrontare quest’itinerario con una cordata autonoma di clienti.
La colata è in condizioni decisamente secche, ma se non altro al riparo. I ragazzi hanno avuto vita dura sul secondo e terzo tiro, ma si sono divertiti e hanno sperimentato nuove sensazioni aggrappandosi alla roccia con le picozze e scalando su ghiaccio delicato e fragile.
Termina così il corso avanzato di alpinismo volto al raggiungimento dell’autonomia della cordata su terreno misto.