Nuovo settore drytooling “B&B – Azione indecente”

3 January 2014

La carenza di ghiaccio e freddo generale mi spinge a dedicarmi ancora al drytooling. Questa volta torno con Hugues e Viviana a Doccia Fredda e alla Favola di Alice. L’obbiettivo è risistemare gli ancoraggi, i moschettonaggi, e fare un po’ di “gardening” per eliminare i cespugli infestanti ormai secchi! Il sito è rinnovato e pronto all’uso: potete andare a divertirvi.

Ma veniamo a noi e al settore “B&B – Azione indecente”: dove, come, quando!

Il tutto nasce un giorno di ricognizione lungo la Valeille. La meteo continua a farci abbronzare e sudare più che raffreddarci come dovrebbe, la stagione lavorativa sta per cominciare ed è meglio fare un giro per studiare tattiche e strategie per i giorni a venire. Tuborg: non salibile, Tutto è relativo: ben sottile, Stella Artice: non c’è, Pattinaggio: appena accennata. Ufff… sto week end c’è l’ice opening qui a Cogne e ben poco da fare. Ormai scruto anche gli aghi di pino gelati pur di trovare qualcosa!!! Ed eco che mi saltano all’occhio tre stalattiti, sole solette quasi tristi, a destra di “A la memoire des bouquetins”, che stranamente si sta formando e tocca quasi terra. Il mio giro di ricognizione attraversa subito la valle puntando le stalattiti come un caccia punta il suo nemico! Eccomi alla base: WOW!!! WOW! WOW!!! Un bell’anfiteatro alto circa 25-30 metri e largo una sessantina con itinerari naturali logici già disegnati nel mio immaginario. Ho subito fatto numerose foto-studio tra cui una è entrata nel mio iPhone ed uscita in quello di Gian. “si, pronto?!…ok si va”. Questa è la nostra telefonata media . Due giorni dopo ci troviamo in 4 amici e conoscenti (alcuni incontrati la mattina stessa!!!) ognuno con una sua storia ed esperienza diversa, pronti a tracciare le nostre linee immaginarie. L’unico che aveva visto il posto dal vero ero io. Gian, Hugues e Giulia son venuti sulla fiducia, e sono rimasti entusiasti. Formate le cordate ci diamo subito da fare. Giulia ed io attacchiamo un’evidente linea di fessure/diedri strapiombanti tappezzati da colonnette di ghiaccio, che portano alla stalattite più a destra. Gian e Hugues si inerpicano all’estremo opposto della falesia, per un muro compatto solcato da mini fessurini che portano alla stalattite più a sinistra. Nel giro di poche ore nascono “Per iniziare” M7 e “L’analfabeta” M6+, rigorosamente salite ed attrezzate dal basso. E’stata davvero una bella scoperta, che non aspetta altro di essere ampliata.  Nella settimana successiva torno una volta col Gian per chiodare un’evidente linea di diedri che raggiungono la stalattite di sinistra, ma questa volta dal suo lato destro, percorrendone la frangia e terminando per ghiaccio ripido fino in sosta. Troviamo un chiodo ed un nut sul fondo del diedro. Veniamo a sapere in seguito, forse un po’ per nostro tropo entusiasmo e poca cura, che in realtà è “Azione indecente” salita da Massimo Farina nel 2004 in stile trad, insieme a Fabio Elli, Ezio Marlier e Francesca Chenal.  Dopo alcuni giorni di confronto tra local decidiamo di comune accordo di lasciarla tale per rispetto del lavoro del primo salitore e dare ad esso il giusto merito. Ci è venuto erò spontaneo chiodare una variante del tiro che dopo la prima frangia, traversa delicatamente a destra su roccia per salire la stalattite centrale! Si chiamerà “Saltimbanco”M6 WI6 …

Non stanco di fare il carpentiere (e vigarantisco che chiodare dal basso non è un lavoro di tutto relax…anche se la presenza di un trapano potrebbe lasciarlo pensare…) torno nuovamente con Hugues per chiodare il tiro più duro, che deve nacora essere liberato, ma che si aggira intorno all’M8/M9 WI6. E’ stata una bella sfida questo tiro. La roccia è davvero compatta e strapiombante, per nulla evidente chiodarlo dal basso. Ma la linea era lì, logica anche questa, con una sequenza di appigli al limite della perversione arrampicatoria. Lo chiameremo “Mosca cieca” e rispetto agli altri tiri, è un po’ più esigente anche nella parte di ghiaccio. Questi primi nati, sono tutti tiri lunghi e fisicamente esigenti, sui quali è difficile scaldarsi, a meno che uno non avanzi parecchia pompa e grado ( e per non non è cosi!!!). Percui “ci e vi” facciamo un favore chiodando un tirello più corto e facile, carino anche lui, a cui i nostri avambracci saranno grati: “Medusa” M4+. Direi che con 5 tirelli indipendenti più una variante acrobatica, il sito è belle che a posto, pronto all’uso. Tutti i tiri sono stati chiodati a fix con l’ottica del: non è una falesia per bambini, ma non ci piace farci male…  e abbiam salito tutti i tiri dal basso provando i movimenti. I moschettonaggi son tutti abbastanza comodi e per scalare non serve altro che una corda singola da 60m, rinvii, e viti da ghiaccio. Per completare la bellezza del sito, 10 m a sinistra, si può salire, quando questa è formata, la candela (o tutta la cascata) di “à la memoire des bouquetins” WI5+ 30m, al cui termine c’è una sosta a spit per la calata e l’eventuale moulinette. Chi volesse poi tentare “Azione indecente” dovrà portare qualche protezione veloce e moschettonare i chiodi e i nut presenti sul tiro. L’ingaggio cambia radicalmente rispetto ai tiri affianco, ma chi si diverte su “Per iniziare” può trovare uno stimolo in più su questo tiro. La gradazione data da Farina all’epoca era M5 WI5… per noi, in ottica moderna, confrontandoci con i cugini francesi, la graderemmo M6 WI5+.

Tutti questi lavori di manutenzione e chiodatura dei siti sono stati fatti a proprie spese di denaro e tempo, per divertirci noi ma sopratutto per lasciare siti fruibili a tutti voi. Questo non lo scriviamo per esser ringraziati, ma per chiedere rispetto del lavoro svolto, e dissuadere coloro che potrebbero lasciarsi tentare dall’appropriarsi dei moschettoni o dei rinvii lasciati in posto.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato alla realizzazione di questo sito.

Buon divertimento a tutti.

Enrico Bonino

Guida Alpina e Maestro di Alpinismo

www. odyssee-montagne.it

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