Ultima uscita della scuola Gervasutti nel bacino del Monte Bianco, destinazione rifugio Dalmazzi. Ogni volta che sono salito al Dalmazzi ho posato gli occhi su questa cresta, sicuramente estetica che con un alone di magia catturava i miei sogni! Dalla terrazza del rifugio, più di una generazione di alpinisti lha accarezzata con gli occhi, ma le difficoltà di discesa ci hanno sempre scoraggiato dall’affrontarla! Cresta già salita nel 1925 conta veramente poche ripetizioni (per le informazioni che sono riuscito a raccogliere).
Con un pizzico di spirito di avventura sabato parto per una ricognizione con tre allievi e il materiale per attrezzare una linea di doppie avendo ben chiaro in testa di non mettere nessuno spit sulla via ma di rendere piacevole affrontare un sogno!
Arriviamo allattacco della cresta dove nasce dal ghiacciaio nel punto più basso.
I primi 100 m di sviluppo sono facili, si cammina su terreno detrititco, poi cominciano alcuni risalti e una bella fessura (4°) ci rallegra la giornata, attrezziamo ancora una doppia e poi molliamo lì tutto il materiale e cominciamo a scendere, la cena ci aspetta!
Occhio ai crepacci sono sempre simpaticamente in agguato!
Al mattino dopo, con un pavido allievo, ripartiamo. Attacchiamo la cresta sul fianco un po più in alto per guadagnare tempo e in breve siamo allo zaino lasciato il giorno prima. Siesta: intanto il sole ci scalda già da un po mettiamo le scarpette e con gli occhi di un bambino affrontiamo il nuovo, senza sapere dove la giornata ci porterà! Condividiamo emozioni, panorami ampi da mozzafiato, e risate! Arrivati su un terrazzino comodo attrezziamo lultima sosta e mettiamo due anelli di calata per riconoscerla.
Cioccolata e una giornata senza una nuvola ci regalano attimi indimenticabili e ora giù! Ora questo mondo magico si può affrontare scendendo per la linea di doppie dello SPIGOLO SOPHYA!
Bertotti Giampiero
(salita con gli allievi della scuola Gervasutti)