Col Matteo ci siamo spinti in un’attività che non mi è proprio abituale: lo sci ripido. In effetti quano gli ho proposto di andare verso Briancon per un giretto alternativo con gli sci, è rimasto un pò sorpreso. Ma d’altronde non c’era molta scelta quel week end: da noi brutto, e in alta quota verso la Meije davano vento forte. Allora mi sono affidato all’amico e collega Stefano, un local, per avere un valido suggerimento per portarci a casa una bella gitarella. E couloir Déwéze sia!!!
La salita in sé non è estrema, ma decisamente lunga e con una complessità dovuta alle condizioni invernali, da non sottovalutare. Il canale è lungo 400m circa, dove gli ultimi 100 sono a 50 gradi, incassati e con la solita roccia marcia e/o compatta che caratterizza la zona. La cresta che ne segue, oltre ad essere lunga e sinuosa, presenta dei passetti su roccia che con scarponi ai piedi e sci a spalle non sono banali. Nulla sopra il 3+/4, nulla di troppo sostenuto, ma decisamente poco solido e molto aereo. La giornata è stata perfetta da un punto meteorologico: al riparo dal vento (salvo un breve tratto), cielo terso, Sole caldo il giusto. Arrivati sull’anticima della punta 3301, vista l’ora avanzata e il caldo sempre più caldo… decidiamo di calarci prima del dovuto verso S, in un canale stretto e ripido ma dall’aspetto sciabile. La parte bassa avrebbe raggiunto l’itinerario previsto e quindi ci sembrava una buona opzione. 3 calate da 30 m ci hanno portato alla neve in un posto comodo dove calzare gli sci. La bellezza della sciata, delle condizioni, del panorama ha subito fatto passare la stanchezza a Matteo e ci siamo divertiti come due bambini in un negozio di giocattoli. Dopo un primo tratto vicino ai 50 gradi, i pendii si sono aperti e hanno preso quella giusta pendenza per divertirsi alla grande. Breve pausa pranzo/relax sul Glacier Noir e poi via fino a valle. Alla fine si è trasformata in una gita di Alpi-sciismo Una giornata davvero riuscita! Aleeeeeeeeee!