Chi la dura la vince

15 March 2016

Una tre giorni in quota con grandi obbiettivi si è ridotta a un giorno e mezzo portando a casa il meglio che potevamo tenendo l’umore alto. Con Andrea ci eravamo prefissati un gitone coi fiocchi: il Supercouloir al Tacul versione integrale. Una decina di giorni fa ho visto cordate salirlo e mi sembrava buono. Quando arriviamo al Cosmiques ieri sera la gestrice ci dice che una Guida pochi giorni prima non aveva attaccato perché gli sembrava troppo secco. Il campanellino d’allarme si accende. Ma abbiamo la fortuna che un amico traversa proprio in quel momento dal Torino al Cosmiques e ci porta una foto in tempo reale. Ok… piano Supercouloir decisamente abbandonato. Le condizioni della montagna sono secchissime, i canali scarni di neve, le pareti N tutte nere. Tutto ciò che avrei considerato come piano B non era salibile, che fregatura. Sembra che il Modica e l’Albinoni siano buoni, va beh, Andrea le ha già fatte ma son sempre delle belle salite e in vista di altri obbiettivi tutto fa allenamento. Procediamo in quella direzione di buonora. Vedo le tracce portare alle terminale: insormontabile. Un bel muro strapiombante di neve inconsistente mi respinge. In altre occasioni avrei forzato di più la mano, ma con un cliente di sicuro non rischio di cappottarmi a testa in giù. La motivazione comincia a diminuire vertiginosamente, ma la giornata è bella e non ci va di tornare a casa senza far nulla. Decidiamo quindi per un itinerario relax ma in buone condizioni come la Pellissier, per poi rientrare per la cresta dei Cosmiques fino alla Midi. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco, ma l’importante è ricordarsi perchè si è li e godersi ogni attimo!

Climbing Technology; Millet – Mountain by Experience; Scarpa Spa; #teamCTclimb; #BaroliSportVilleneuve; #MonteBiancoCondizioniMaiViste; #NeveRiempiciStiCanali

Disclaimer

Everything reported on this website, including the attachments, are aimed at sharing useful and reliable information to tackle climbs, ski mountaineering, off-piste trips, waterfalls and anything else the mountains have to offer in the safest possible way. This means that every mountaineer and mountain lover can leave for an adventure properly prepared. We are always available for any further clarification and advice, but we cannot act for you and often we will not be present during your trips.
Therefore, it will remain your responsibility to evaluate the conditions of the mountains at any given moment, which, depending on the weather, can change suddenly.
You will therefore need to know how to assess the terrain around you whilst in the mountains, utilizing your experience and knowledge to make the necessary decisions in order to progress on your climb.

Pin It on Pinterest

Share This